Rita (Z. Saldana) è un’avvocata a Città del Messico. Viene contatta da Manitas Del Monte, boss dei cartelli della droga, che ha una moglie di nome Jessi (S. Gomez) e due figli piccoli. L’uomo chiede a Rita di aiutarlo in un piano folle, cogliendo di sorpresa la donna di legge, ma facendo leva sulla quantità immensa di denaro di cui può disporre: egli vuole infatti completare la sua transizione di genere, dopo due anni di assunzione di ormoni, e diventare donna. Per questo inscena la sua morte e allontana la famiglia.
Quattro anni dopo, Emilia Peréz (K. S. Gascòn), che è la nuova vita di Manitas, si ricongiunge a Jessi e i figli, spacciandosi per una cugina del defunto trafficante di droga, per poter star vicino ai bambini. Inoltre, grazie all’aiuto di Rita, mette in piedi un’associazione che cerca i desaparecidos della violenza criminale, quasi sempre assassinati, spesso bruciati o fatti a pezzi. L’equilibrio tuttavia è fragile, le passioni e il richiamo del sangue prevalgono, la violenza in cui si è cresciuti è dietro l’angolo.
Jacques Audiard (“Il profeta”, “Dheepan – una nuova vita”) ha scritto e diretto un film potente, impossibile da classificare. In primis, perchè mescola i generi e sovverte ogni regola: c’è del thriller, del melodramma, la questione della disforia di genere, la violenza messicana. Il tutto, però, è condito da inserti da pellicola musical, pieni di energia coreografica e grande musica.
E’ un film che parla di espiazione, fragilità, amore, senso di colpa, dolore, solidarietà, violenza. Il ritratto di Emilia, interpretata da una straordinaria Karla Sofia Gascòn (attrice transessuale), è memorabile. Ottime anche Zoe Saldana e Selena Gomez: non a caso tutto il cast femminile è stato premiato ex aequo, al Festival di Cannes 2024, dove il film ha vinto anche il premio della giuria.
Vincitore di 4 Golden Globes (film commedia o musicale, miglior attrice per Saldana, canzone e film straniero) e già in odore di Oscar. Potrebbe essere uno dei competitor più agguerriti per il nostro Vermiglio, qualora entrambi fossero candidati.
In ogni caso da vedere, soprattutto in lingua originale!
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