George (M. Fassbender) è un agente del servizio segreto britannico. Anche sua moglie Kathryn (C. Blanchett) lo è. Quando si accerta una fuga di notizie di un programma segreto, George inizia ad indagare su cinque colleghi, tra cui la consorte. A partire da una cena a casa dei due coniugi, gli altri quattro agenti, due donne e due uomini, lasceranno progressivamente trapelare aspetti della propria vita personale e professionale. Emergeranno tradimenti, sotterfugi, bugie, allusioni, meschinità. Epilogo a sorpresa, perchè quasi nulla è come sembra dall’inizio.

Steven Soderbergh alla regia e David Koepp alla sceneggiatura, per una spy story con un bel cast. Lo dirò subito, per me il film non funziona: è cervellotico, prolisso, verboso; in alcuni passaggi non credo di aver capito tutto, in altri mi sono annoiato o infastidito. Visto che mi tolgo qualche sassolino dalla scarpa, dirò di più: ritengo Soderbergh un regista abile, ma sopravvalutato, se guardiamo la sua filmografia pochi titoli restano nella memoria.

Ovviamente, come capita sempre più spesso, trovo la recensione di Mymovies una masturbazione cerebrale al cubo e una valutazione (4 stelline!) completamente data a casaccio. Ah e per finire la polemica, pessimo trailer: genera aspettative e promette un ritmo narrativo, totalmente non mantenuti.

Ora che avete capito cosa ne penso (ovviamente è tutto opinabile e soggettivo!), avendo impersonato la parte del vecchio brontolone, potete scegliere di evitarvelo. Oppure, a vostro rischio e pericolo, cestinare queste righe e guardarlo.

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