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Quando lasci pezzetti di futuro

Oggi ho accompagnato mia figlia al funerale della mamma di un suo compagno. Non la conoscevo, ma ho capito che lavorava nell’ambito scolastico. E’ sempre strano quando si va a un funerale senza conoscere la persona di cui si celebra la memoria: si è indotti a fare pensieri teorici su una cosa inevitabile che però, almeno in questo caso, è quasi accademica. Non è toccato a nessuno che conoscevo veramente, quindi il mio dolore è circoscritto al fatto in sè.
Meno accademica ma quasi stupefacente è la dimostrazione del rispettoso pragmatismo del pensiero di alcuni giovani. (Non dei giovani)
La macchina era a 10 minuti a piedi dalla chiesa, ed in quel tragitto ho avuto modo di ascoltare il dialogo tra mia figlia e una sua compagna; all’interno della chiesa la commozione era visiva e palpabile, così come all’uscita: però ho notato che allontanandoci dalla chiesa la tristezza e il dolore hanno perso quel peso opprimente, sostituito dal valore pragmatico del pensiero giovane, fresco e pratico. Rispettoso e serio, ma molto pratico.
“Per domani hai già studiato storia?”.
“Mi manca ancora un pezzo, ma dovrei farcela”.
Così hanno detto, più o meno a metà percorso. Sono due frasi banali, nulla di che, ma mi hanno fatto pensare a questa persona che non ho mai conosciuto e che ha lavorato nelle scuole, con i ragazzi.
Non è più qui, ma ha lasciato tanti pezzetti di futuro.
Per quel che vale, la ringrazio anche io.

 

CC BY-NC-ND 4.0 Quando lasci pezzetti di futuro by Collateralmente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.

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