Ci si abitua, sempre, e sempre o quasi ci si adatta.
É un pensiero banale, fino a quando non lo fai portando a spasso il cane e ti accorgi del silenzio. Dell’assenza. Senti l’acqua di una fontanella di cui non sospettavi nemmeno l’esistenza, senti qualche uccello che cinguetta, ma é più quello che non senti.
La gente, le macchine, lo sferragliare dei tram, le voci. Le luci dei locali.
I primi giorni era assurdo, poi é diventato solo strano, adesso é normale. Normale sentire i propri passi, il verde la via vuota, il sentire il rumore del fiume.
Hanno fotografato il ritorno dei conigli al parco del Valentino, e ci sono scoiattoli a frotte; senza noi in giro stanno bene.
Dicono in molti che quando tutto questo sarà finito, ne usciremo diversi; io non credo. Torneremo a fare rumore e i conigli torneranno nelle loro tane.
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