Michelle (H. Vincent) è un’anziana signora che vive nella campagna della Borgogna. Ha una figlia di nome Valerie (L. Sagnier), che vive a Parigi e a sua volta è mamma del piccolo Lucas. Il rapporto tra le due donne è teso, anche per qualche scheletro nell’armadio di Michelle, che Valerie non ha mai perdonato. Michelle ha come migliore amica Marie-Claude (J. Balasko), la quale ha il figlio Vincent (P. Lottin) in carcere. Le loro vicende si incroceranno in maniera inevitabile, con diversi lutti, spesso annunciati.

Francois Ozon scrive e dirige una strana storia, che mescola generi diversi: dal giallo, al drammatico, al sentimentale, ma tutto sotto il segno dell’ambiguità, dove i risvolti umoristici sono al vetriolo. Non tutto funziona, probabilmente, nel mix di toni, ma complessivamente si fa guardare.

E’ il ritratto, in definitiva, di solitudini esplicite, frustrazioni amare che sopravvivono nel tempo, rapporto madri-figli(e) burrascosi, comportamenti oltre la morale. Ancora una volta un titolo italiano scelto a cazzo, rispetto all’originale Quand vient l’automne.

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