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L’uomo che non sa ridere

Ancora una volta e sempre nei momenti in cui dire qualunque cosa pare una forzatura, una nota stonata, un di più che non può aggiungere niente a un contesto così desolato, mi viene in mente mio nonno e una delle sue celebri frasi. Celebri per me, naturalmente; alcune me le sono segnate già quando ero [più] giovane, altre le ricordo e basta.

Gli uscivano così, senza essere per forza legate al contesto del momento; rimanevano come un post it, un memento, qualcosa da tirare fuori in caso di necessità.
Ieri che tutti noi abbiamo assistito esterrefatti all’ennesima barbarie perpetrata da delinquenti/fanatici, oggi che piangiamo e ci troviamo scossi ma tutti insieme con una matita in mano per dire che il male e la sua pigrizia non ci avranno, mi torna in mente una di quelle frasi. Me la disse tenendomi per mano mentre uscivamo da un negozio di alimentari gestito da un tizio antipatico.
“Non c’è niente di più pericoloso al mondo di un uomo che non sa ridere”.

CC BY-NC-ND 4.0 L’uomo che non sa ridere by Collateralmente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.

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