A Kuala Lumpur, Malesia, vivono insieme Abang (Kang Ren Wu) e Adik (Jack Tan): il primo è sordomuto e si impegna in tanti lavori umili quotidianamente, il secondo vive ai margini della legalità, cercando espedienti per fare soldi facilmente. Non sono fratelli, ma è come se lo fossero: Abang, il più grande dei due, ha sempre tirato fuori dai guai Adik. In questa cornice passano le settimane, con il problema, per entrambi, di non avere documenti e quindi di poter essere arrestati ed espulsi, su indicazione di un governo molto poco tollerante con gli immigrati, in qualunque momento. Quando un fatto drammatico e improvviso accade, la loro vita prende una piega imprevista.

Lay Jin Ong scrive e dirige un ritratto meraviglioso del rapporto tra due esseri umani: è una relazione intima fatta di tenerezza, affetto, umanità, generosità, in una parola sola e in senso lato, amore. Non è un caso che sia soprattutto un film di silenzi e di gesti, e non solo perchè uno dei due protagonisti non può parlare.

Presentato in molti festival in giro per il mondo, si è aggiudicato anche alcuni premi. Andatelo a vedere perchè ne vale la pena. Ultima parte struggente.

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