Tutti abbiamo una coscienza che ci pilota e ci dirige, da un’altra dimensione, questa è la premessa necessaria da fare per spiegare un minimo la storia. Filippo (F. Scicchitano) è un giovane avvocato, che sta per sposare Luisa (B. Grannò), lavora nello studio legale del suocero (G. Gallo) e ha accantonato la sua passione per la musica, per rigare dritto e fare sempre la cosa giusta. Anche lui ha una Coscienza che si chiama Otto (F. Scianna), che è il migliore di tutti, al punto da fare da istruttore a colleghi meno quotati.

Una sera Filippo incontra Valentina (M. Gioli) e tutto il suo sistema di valori va in crisi in un attimo, perchè evidentemente tanta brace covava sotto la cenere da molto tempo. Per evitare che tutto vada a rotoli, Otto sceglie di andare sulla Terra e intervenire, il che, ovviamente, avrà una serie di conseguenze che complicheranno tutte le vicende.

Il cinema italiano ha già affrontato il soprannaturale, in chiave leggera o comunque di commedia: penso agli ultimi di film di Paolo Genovese, in primis. Se si accetta il principio di sospensione dell’incredulità, “Cattiva coscienza” è un prodotto molto piacevole, con una solida sceneggiatura e dialoghi ben oliati, ma soprattutto un cast azzeccatissimo, dove il mattatore è Francesco Scianna, ma anche gli altri sono a loro agio nei personaggi. Da citare, in piccoli ruoli, Caterina Guzzanti, Drusilla Foer, Giovanni Esposito, ma soprattutto un impagabile Alessandro Benvenuti. E un plauso al regista Davide Minella che dirige con attenzione il traffico.

Originale, divertente, con un bel ritmo. Merita uno sguardo.

Ah! E ricordate che fino a settembre i film italiani ed europei hanno il biglietto a 3 euro e 50!

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