CON 15 EURO MANGI FINO A NON POTERNE PIU’
E’ questa scritta che un pezzo alla volta si fa strada nella mia attenzione, mentre sono al telefono.
“Oibò, che cazzata”, mi viene da dire dopo aver finito la conversazione. Ma non è mica una cazzata, se ci penso su un po’ a dovere.
Mi prende male per vari motivi, il primo dei quali è prettamente visivo: papà e mammà che guardano con orgoglio una specie di bambino grasso che si sta letteralmente strafogando di pizza. La faccia, un patchwork di sugo, grumi di formaggio, altre robe.
Non solo non è un bel vedere, ma non fa nemmeno ridere. E’ sguaiato, artificialmente volgare, fine a sè stesso, autocompiaciuto: un clown che rutta e sbava in un deserto.
Però ne ho viste di pubblicità stupide e malfatte, no? Sarà per la negazione della sobrietà insita nel messaggio? No. Per lo spreco? Per la fame nel mondo? Nemmeno. Fa incazzare, certo, ma non mi ha dato fastidio per quello, sono sincero.
E’ proprio brutto, sì, ma c’è un altro aspetto su cui mi soffermo sempre più insistentemente in questo periodo, ed è il senso del limite.
Ne parla spesso un mio amico, e ho voluto imitarlo cercando ad esempio di spiegare a mia figlia che il dover scrivere all’interno di righe e stare nei margini non è solo per la bella scrittura, ma per insegnarti sin da piccolo che sì, ebbene sì: esistono dei limiti. Non è censura, e a chi mi dice che i Grandi Personaggi sono entrati nella storia proprio per il loro non voler stare nei limiti io rispondo che i Grandi Personaggi sono un’ eccezione. Partire dall’idea che i limiti sono inutili è velleitario e crea solo degli infelici (il 99% della gente che come me non sarà mai un Grande Personaggio, ad esempio)
Ci sarà chi proverà, con il retropensiero di poter fottere il pizzaiolo pagando 15 euro e mangiando per 55, non tenendo conto del fatto che mangerà robaccia. Ci sarà chi magari starà male da vomitare, “Però sai quanto mi sono divertito?”. Non è certo un dramma, ma registro che non mi piace (più) il concetto di fare una cosa fino all’esaurimento del piacere di farla.
Ho dei limiti, sì, e ne scovo non senza amarezza qualcuno in più ogni giorno; da una parte è confortante sapere che non sarò mai un Grande Personaggio; rimane il fatto che non voglio testare il mio senso del limite in una pizzeria, e in più per 15 Euro.

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