Eddai, sì: Felix mi ha emozionato.
Sono del ’71, in quell’anno la Luna era già nostra da due anni, e i vari aggeggi su ruota spediti su Marte non mi dicono granchè. Con tutto il dovuto e massimo rispetto per chi mette anima e corpo nelle varie missioni di esplorazione (non me ne voglia uno dei miei graditissimi lettori…), se non c’è un uomo che comanda la baracca in loco e mette la ghirba sul piatto io non mi ci appassiono.
Del resto, sono un fan di Star Trek e mi piace il mood ‘Per arrivare là dove nessuno è mai giusto prima’.
Tra l’altro non sono minimamente appassionato di record, in generale. I 100 metri piani, i record di pista, il guinnes dei primati…Niente. Cioè, registro che Bolt è l’uomo più veloce del mondo e dico: “Pergiove, che scheggia”. Fine della storia.
Invece ieri mi sono posizionato davanti alla tv e ho seguito dapprima distrattamente e poi con interesse crescente la salita di quest’uomo che da terra è andato fino a quasi 40 km di altezza. Ci ha messo due ore e passa per salire e poco più di 4 minuti per scendere, e quando ha toccato terra sembrava che fosse appena andato a comprare il giornale la domenica mattina.
Così, com’è naturale nel 2012, i social pullulavano di commenti che si possono dividere in due filoni:
- Troppo figo!
- Che cazzata!
Là, dove nessuna chiacchiera è mai giunta prima by Collateralmente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.
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