Ieri ho avuto modo di partecipare a ‘Voices’, la giornata che Il Post ha organizzato alle OGR di Torino, una giornata intera dedicata alla vasta produzione dei popolarissimi podcast prodotti dal Post. Il Direttore Luca Sofri, Francesco Costa, Matteo Bordone e tutti quelli che animano il giornale si sono alternati sul palco per ‘spiegare bene’ come si può fare informazione mantenendo un profilo serio ma non serioso, rigoroso senza essere ingessato e soprattutto con un sempiterno sorriso sulle labbra. E quanto ci fa bene un sorriso in questi tempi, no?
Sono rimasto stupito da molte cose in questa giornata, a partire dall’affluenza: eravamo più di mille persone che si sono messe diligentemente in coda fin dalle prime ore del mattino per prendere i posti migliori. Giovani, tantissimi giovani che hanno assistito per tutto il giorno [un giorno intero!] ai dialoghi del Post. Morning, poi ‘Ci vuole una scienza’, ‘Politics’, poi un talk sui podcast con Rai, Spotify e Chora Media, l’impagabile ‘Tienimi Morning’ con Costa e Bordone e alla fine il tripudio per Stefano Nazzi e il suo ‘Indagini’.
Questo è Il Post, e faccio davvero dei complimenti sinceri perché una giornata del genere non è fattibile se non da questa squadra che ha saputo fare una cosa inverosimile nel 2023: ha creato una comunità vera, trasversale, fresca, interessata.

Faccio un paragone forse avventato, non lo so, ma l’unico giornale che ha saputo creare una comunità autentica e leale è stato, per un certo periodo [a long time ago…] L’Unità.
Non c’è nessun altra realtà in Italia che ha saputo mettere insieme così tante persone diverse tra loro, una comunità sorridente ed entusiasta.
Ne ero già ampiamente convinto, ma gli 8 Euro mensili che pago per l’abbonamento sono i soldi meglio spesi di questi ultimi anni.
Andate avanti così, ragazzi: io vi ascolto, vi leggo e vi apprezzo.
Grazie.
Quella cosa speciale del Post by Collateralmente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.
Lascia un commento