Mai come in questo periodo ho avuto la sensazione netta di come i social network non possano assolvere alla loro funzione aggregativa. O meglio: se sono nati per questo scopo credo abbiano fallito.
Cioè, no.
Come tante altre volte nella storia abbiamo costruito piattaforme che promettevano meraviglie sulla carta ma che sulla carne e sulle coscienze hanno prodotto ben altri effetti.
Lavoro nella comunicazione, nella fattispecie nella comunicazione politica: una strana bestia, di questi tempi; così strana e multiforme da non essere realmente padroneggiata da alcuno, professoroni, guru (e paraguru) compresi. Per conoscere realmente la portata degli effetti di alcune azioni sui social network ci vorrebbe un sociologo capace di calcolare al millimetro il butterfly effect. Se esiste un simile sociologo la sua icona è appesa in croce in tutte le chiese, per chi crede.
Il punto, senza troppo divagare, è che la funziona ‘social’ è in realtà una cortina oltre la quale non si nascondono miliardi di ego, di contrapposizioni, di pregiudizi. Non esiste discussione che preveda cambi di opinione, riflessione, dubbio.
Questo in politica è pura consuetudine, ma non parlo solo di politica, anzi: ogni tesi è urlata, granitica ed indiscutibile.
Là dove dovrebbe o perlomeno potrebbe esserci scambio, c’è scontro. Punto.
Ci interessa di più condividere qualcosa con gli altri, o avere il ‘like’ per la battuta brillante, per l’articolo più ficcante, per il link alla traccia più ‘indie’ [Sì, cliccate qui se state pensando a quello che penso io mentre scrivo ‘Traccia più indie’…]? Non è che abbiamo usato l’ennesima occasione per progredire condividendo, nella solita, mostruosa cassa di risonanza per ego?
Vale anche per me, naturalmente, che punto il dito sui social e a malapena mi rendo conto che dire ‘I social’ non vuol dire nulla perchè Facebook senza utenti sarebbe un luogo vuoto. E di pace.

Ego + ego – e la somma è 0 by Collateralmente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.