A Tokyo sale su un treno Ladybug (B. Pitt), che ha un compito che gli ha affidato il suo capo Maria, con il quale è spesso in contatto telefonico: deve recuperare una valigetta piena di soldi. Apparentemente si tratta di una missione semplice, ma Ladybug ha una certa dote a finire in situazioni sfortunate, quasi fosse una calamita per la iella. E infatti il treno è pieno di altri sinistri individui: come Lemon (Brian Tyree Henry) e Tangerine (Aaron Taylor-Johnson) che devono scortare un ragazzo, figlio di un boss criminale, proprietario della valigetta di soldi. E poi ancora un giapponese col figlio in ospedale, un messicano che vuole vendicare la morte della moglie, una giovane e innocente ragazzina, addirittura un serpente molto velenoso che vaga per le carrozze e qualcun altro ancora.

Inutile dire che le cose si complicheranno in maniera sanguinosa e spettacolare, anche con qualche flashback per spiegare alcuni trascorsi che hanno portato i personaggi sul treno.

Qualcuno potrebbe chiedersi: ma veramente consigli questo strano ibrido, che mescola b-movie, ironia caustica, echi alla Tarantino o Guy Ritchie, manga e anime giapponesi e ricorda il primo Mission Impossible? Ma davvero suggerisci di vedere un film del regista di Dead Pool 2 e uno dei tanti Fast and furios? Ma ne vale la pena?

La risposta è sì a tutti i quesiti. Perchè è un film che ti fa spegnere il cervello, godere della sceneggiatura adrenalinica, ridere di certi dialoghi e dello stranulato protagonista, apprezzare l’uso della musica e degli effetti speciali.

Mymovies ne ha parlato come di un prodotto mediocre, Rolling Stone in termini opposti. Sapete cosa penso? Accettate il principio di sospensione dell’incredulità e godetevi lo spettacolo.

Buona visione!

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