E così il 6 Maggio è arrivato, per la quindicesima volta. Non sapevo che farci, quest’anno qui. Da alcuni anni scrivevo uno status su Facebook, qualcuno dei miei famigliari e amici più stretti metteva un like, chi mi vuole bene anche offline sa che per me è un giorno un po’ così. Brutto, certo, ma non solo: ‘strano’ è il termine più giusto.
E’ strano perché ogni 6/5 ho la percezione fisica di qualcosa che si inclina nello scorrere del tempo, una sensazione quasi visiva, come quando si osserva un oggetto immerso in acqua solo a metà; risulta distorto. Il 6 mi interrogo sullo scorrere del tempo, e non ho altra risposta che la sensazione di vivere in un punto dove non vale la legge che vede il tempo scorrere in una sola direzione.
Non ci ho mai scritto un post, sulla morte di mia mamma, e anche questo è strano: a lei piaceva il fatto che scrivessi.
15 anni fa i social non c’erano, tutto era diverso, ma nel corso degli ultimi anni mi sono spesso interrogato sull’opportunità di mettere in rete una cosa tanto personale.
E’ una questione di pudore e di attenzione nei confronti di chi legge e non mi conosce: a chi mai può realmente interessare che il 6 maggio del 2000 mia madre moriva? Non lo dico con cinismo, lo chiedo a me stesso. Ha un senso scrivere un post da dare in pasto a chi? Chi mi è vicino già sa, e chi non lo è cosa mai dovrebbe fare? Riflettere? Su cosa? La cosa che mi preoccupa sul serio poi è il pensiero che a volte prende me quando leggo dei post troppo personali, ovvero: “Ma chi credi di essere per buttarmi addosso una cosa del genere e aspettarti una reazione da parte mia?”
Eppure il post del 6 Maggio ha resistito.
Non lo so [ultimamente scrivo che non so un sacco di cose, avete notato? E’ grave? Boh].
15 anni sono un pezzo di strada significativo, viene quasi da fare dei bilanci. Non ne faccio, per carità, ma penso sia un confine psicologico che posso sfruttare per fare pace con questa cosa che pace mi ha tolto per tanto, troppo tempo.
E’ ora che il 6 Maggio torni ad essere quel 6 Maggio solo per me.
Forse è già qualcosa.

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