Thibaut (B. Lavernhe) è un direttore di orchestra di una certa fama, che scopre di essere affetto da leucemia. Necessitando di un trapianto di midollo, viene a conoscenza di avere un fratello, di cui non sapeva l’esistenza e che potrebbe essere compatibile per l’operazione. Tuttavia, l’uomo, che si chiama Jimmy (P. Lottin), in principio è riluttante, anche solo ad accettare di avere un fratello.

I due iniziano a conoscersi e così Thibaut si accorge che Jimmy, che fa un lavoro umile ed è cresciuto in un ambiente semplice e per nulla benestante, è un grande appassionato di musica e ha un orecchio sensibilissimo per le note. Non solo, suona anche il trombone in una banda musicale un po’ scalcagnata. Thibaut cercherà di aiutare questo gruppo di dilettanti, molti dei quali sono operai di una fabbrica che si oppongono alla sua chiusura. Epilogo commovente, che sprizza amore e non solo per Ravel.

Emmanuel Courcol dirige e co-sceneggia un piccolo film, che è prima di tutto un omaggio alla musica (la classica, il jazz, ma anche Aznavour, che è un po’ il leitmotiv del racconto), ci fa sorridere ed emozionare, con semplicità e senza fronzoli. Un’ora e quaranta ben spesi, fidatevi!

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