“Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”
Così scriveva Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel 1958 o giù di lì nel ‘Gattopardo’. Una piccola intro per cercare di capire la situazione del Partito Democratico e del centro sinistra italiano.
Prendiamo il Signor X, elettore di centrosinistra ostile all’attuale governo ma deluso dalla politica, in particolar modo dalle politiche pallide e balbettanti espresse dal centrosinistra.
Vorrebbe fare qualcosa ma non sa cosa ed è stufo dei soliti volti/nomi.
Arrivano le primarie per la segreteria del partito e decide di andarci per votare Elly Schlein : finalmente una donna, finalmente di sinistra, finalmente giovane, finalmente decisa a spostare l’asse verso sinistra.
Schlein vince a mani basse [tra gli elettori non iscritti: interessante anzichenò…] e il Signor X è contento, contentissimo. “Ci siamo, si dice”.
‘Ci siamo’ nella mente del Signor X sta a significare che le cose cambieranno, che la scelta è stata netta, che è il momento di fare opposizione, sì, ma nel contempo di preparare il terreno per le future elezioni proponendo politiche di rottura su molti temi: lavoro, giovani, tecnologia, diritti…Il mondo è cambiato, Elly è giovane, si può fare.
Poi però il Signor X legge con sgomento che il rivale alle primarie, Stefano Bonaccini, diventa Presidente del Partito Democratico.
“Ma che cazzo: perchè? Ha perso!”
Il Signor X legge sui quotidiani che Elly è per una ‘gestione unitaria’, che bisogna essere uniti, che non ci devono essere correnti [qui il Signor X ride amaramente e senza gusto].
“Ma allora cosa sono andato a votare a fare? Vabbè, sarà un contentino”.
Nei giorni successivi il Signor X legge che nella Segreteria Nazionale ci sono i nomi dei capicorrente, e il ‘Ma che cazzo” diventa “MACHECCAZZO!”
Oggi il nostro amico legge questo:

E allora capisce.
Povero Signor X, ti capisco anche troppo bene. Che sconforto, eh? Ripensi al gazebo dove hai votato, alle magnifiche sorti e progressive, a quello che avevano promesso: il nuovo. Eccotelo qui, il nuovo.
Quello che devi capire tu è che i sistemi non si autoriformano, mai. A volte dicono di farlo, ma Tomasi di Lampedusa ha già scritto tutto quanto in merito.
Alla prossima elezione, Signor X.
Il Signor X e il Gattopardo 4.0 by Collateralmente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.
Lascia un commento