Ascolto musica praticamente sempre [i termini ‘consumatore’, ‘ascoltatore forte’..Per carità]. Sì, ascolto tanta, tantissima musica; reputo Spotify uno dei migliori frutti della rete, certamente uno dei migliori modi di spendere il mio denaro. I perché sono tanti, ma uno dei migliori è la sperimentazione: Spotify ti consente di provare ad ascoltare cose nuove, gruppi nuovi, musiche diverse.

Così la scorsa settimana ero in vena di jazz e ho detto a Spotify di provare a farmi ascoltare qualcosa di nuovo: l’amico conosce la mia avversione per il jazz eccessivamente cervellotico, così mi ha proposto un paio di cose che ho scartato perchè già sentite.

Poi è arrivato questo:

 

 

Fermi tutti, tira fuori il telefono dalla tasca e guarda chi è.

Si chiamano H Zettrio, sono essenzialmente tre musicisti giapponesi. Meglio, tre musicisti straordinari: piano, batteria, contrabbasso [non serve mica altro sapete?]; fanno un jazz fresco, vivace, pieno. Non si trovano molte informazioni in rete, perlomeno non si trova nulla di leggibile per un occidentale. Non so se dispiacermene o meno, perché mi è bastato ascoltare ‘You’ per ricordare che quando una cosa arriva dritta e ti piace non c’è bisogno di avere tante altre informazioni.

Guardate e ascoltate che roba.

 

Forti eh?

Buon ascolto.

 

CC BY-NC-ND 4.0 H Zettrio: se ti piace non serve sapere altro by Collateralmente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.