‘Ieri erano altri tempi’

Erich Maria Remarque

A volte succede che tra un impegno e l’altro si vada ad infilare del tempo libero inaspettato quanto benvenuto: quando succede mi sforzo di utilizzare quel tempo come fosse una sorpresa, quasi fosse la visita di un vecchio amico con cui non ci vede da anni.

Mi è capitata mezz’ora libera a causa di un incontro annullato all’ultimo momento, ero vicino al parco del Valentino, la giornata era splendida e quindi sono andato in uno dei bar con i tavolini che si affacciano sul Po per un caffè e una mezz’oretta del libro che sto cercando [Faticosamente, ma non per colpa del libro] di finire.

Chiedo il mio caffè [perché tendo a non ordinare niente a nessuno], apro lo zaino, prendo il mio libro mentre registro distrattamente la presenza di qualcuno al tavolino vicino.

Tamburellava con le dita sul marmo del tavolino, era distinto, sorrideva guardando il fiume. Poi si è girato e mi ha detto: “Bello, il libro?”.

Mi ha colto di sorpresa, così ho abbozzato un “Sì molto ma faccio fatica a leggere..Un periodo un po’ così..”; insomma abbiamo iniziato a chiacchierare a causa di quello che maggiormente mi attrae nelle persone: l’umorismo. E’ una cosa che hai dentro, una specie di codice riconoscibile con immediatezza.

“Muore giovane chi è caro agli dei. Quindi gli devo stare proprio sulle balle”, mi ha risposto quando ha visto la mia meraviglia nell’apprendere la sua età: 92 anni. Ne dimostra sì e no una settantina.

Si chiama Andrea, ed era lì perché una volta l’anno torna a Torino per ‘respirare l’aria di ieri’; prima della guerra la mamma lo affidò a un parente che stava emigrando negli Stati Uniti, e da lì la sua vita è stata un continuo viaggiare: ha fatto il cuoco sulle grandi navi partendo da lavapiatti : “La frase che mi hanno insegnato sempre per prima in tutte le lingue dei paesi in cui son stato è ‘Il signore è servito‘”

Andrea si è innamorato di una ragazza cinese che non gli fu permesso di sposare, ha avuto un ristorante in Sud Africa, ha suonato con Wynton Marsalis [!!]..ha vissuto tutto quello che è successo in 92 anni tenendo a mente da dove è partito.

Sa, come fossi un salmone che risale il fiume per tornare a casa e morire, ma poi una volta che è lì cambia idea e se ne va.

Prima di salutarci, mi ha detto questo: “Eh, son tante storie, ma poi nulla di che nei vari pezzettini: è l’insieme che conta. Peccato che non sono mai stato capace a scrivere, e poi chi aveva tempo..Però ogni tanto ci penso e mi piacerebbe che qualcuno qualche riga su questa avventura la buttasse giù”

Il signore è servito

CC BY-NC-ND 4.0 Avevo mezz’ora di tempo e ho visto un salmone che ha cambiato idea by Collateralmente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.