Giorgio (F. Centorame) sta insieme a Melissa (P. Buratto), Alessandro (P. Spollon) invece con Sabrina (M. Lancellotti). Le due giovani donne sono amiche di infanzia, praticamente cresciute in simbiosi: così quando la gravidanza arriva nello stesso momento (compresa la scadenza), tutto sembra ricalcare il destino che lega da bambine. Purtroppo, pochi mesi dopo la nascita di Samuele e Michele, entrambe perdono la vita insieme. Per i due giovani padri la strada è in salita: affrontare il lutto di essere vedovi così presto e crescere due neonati.
Da questa situazione di partenza, si sviluppa il racconto di due impreparati papà, alle prese coi pannolini da cambiare e i pianti notturni, che a un certo punto si ritrovano sotto lo stesso tetto, formando un curioso mènage famigliare, tutto al maschile. Quanto può durare una situazione del genere?
Antonio Padovan (“Finchè c’è prosecco, c’è speranza”, “Il grande salto”) dirige una commedia con inserti amarognoli, molta delicatezza, un bel cast di interpreti. Non succede nulla di particolare, nessuna sorpresa, forse fin tutto prevedibile, ma la tenerezza di fondo è innegabile. Ci si commuove, ma non troppo, si ride spesso per le situazioni coi bimbi (ammirevoli) e qualche trovata buffa (il pediatra, i genitori di Giorgio).
Francesco Centorame e Pierpaolo Spollon, visti molto in televisione e in qualche film, funzionano bene. Piccoli ruoli per i veterani Giuseppe Battiston e Roberto Citran.
Non è il film della vita, ma in questi giorni afosi, è un’ora e mezza spesa bene (promozione Cinema Revolution e si paga 3 euro e 50!) e al fresco.
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