In Via Po, pedibus calcantibus verso una commissione da fare, mi sono fermato un attimo per fare questa foto.
La scena vede me al centro, la vetrina piena di dischi da una parte, le bancarelle piene di libri usati dall’altra.
Ho gli auricolari con tutta la musica di Spotify (quindi del mondo) e disposizione, e penso a quanti dei libri nelle bancarelle sono già sul mio Kindle, sentendomi vagamente in colpa perchè mi basta scrivere ‘The Cult’ sul telefono ed è fatta. Nella newsletter quotidiana di Amazon stamattina c’era un’offerta che prevedeva tutto Hemingway a 5 Euro. E l’ho presa.
Così mentre spendo ipocritamente pochi euro per un libro che in realtà non vorrei, mi chiedo se esista una via di uscita per i proprietari del negozio di dischi e della bancarella.
Esiste una via di mezzo? Me lo sto chiedendo perchè la mia musica ormai è in rete, e i miei nuovi acquisti in fatto di libri sono per il 99% ebook.
Ma il negozio di dischi e le bancarelle mi piacciono, sono vivi, resistono nonostante chi come me gli passa di fianco e scatta una foto.
E’ una domanda, la mia: Esiste un piano che possa tenere unito tutto nonostante il formidabile gap al quale la tecnologia sta sottoponendo tutto e tutti?
Spero di sì. Credo di no.
Spero di sì. Credo di no.
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