Chissà che anno sarà. Non è che in questo primo scorcio di gennaio 2023 ci sia molto da stare allegri, tra la guerra, l’inflazione, una depre generalizzata e trasversale che percorre le nostre vite di comunissimi mortale sopra la cui testa sta passando si tutto.

Staremo a vedere quanto questa incertezza sarà foriera di cambiamenti positivi, di belle sorprese oppure no.

Quello che noto io è che tutto si muove e cambia alla velocità del pensiero, il che forse è un bene o forse no. Staremo a vedere, appunto.

Personalmente in mezzo a tutti questi stravolgimenti ho trovato, come tutti gli anni, la mia oasi di pace imperturbabile: durante il periodo natalizio ho fatto ordine nei cassetti mentali e ho ritrovato il gusto di guardare il mio telefilm preferito in assoluto. Dico Telefilm e non serie, identificando con il termine ‘telefilm’ qualcosa di decisamente vecchio e sorpassato in termini di produzione rispetto a quanto possiamo vedere oggi sulle varie piattaforme.

Ho riguardato per l’ennesima volta quasi tutte le stagioni del ‘Tenente Colombo’, con lo stesso gusto con cui lo guardavo da ragazzino [era già considerato vecchio all’epoca]

In un’epoca come la nostra, in cui il concetto di ‘disruptive’ è stato adattato a ogni categoria possibile [imprenditori disruptive, tecnologia disruptive, cucina disruptive] trovo sempre formidabile il modo in cui questa serie è stata realmente disruptive, dirompente.

Colombo ha, unico nel suo genere, cambiato le regole delle storie poliziesche stravolgendo il paradigma per cui lo spettatore non sa chi è il colpevole fino alla fine. Qui lo si sa dall’inizio.

Non credo che mi stancherò mai di vedere Peter Falk mentre interpreta quello che in realtà è il vero carnefice, quello che poco a poco si avvicina alla preda che in teoria dovrebbe essere il cattivo, l’assassino, quello che però invariabilmente ti fa tenerezza perché esasperato dall’esasperante Colombo.

Mi domando come si faccia a non amare quella serie. Quando dico a qualcuno che è la mia serie [ok, telefilm, ok] preferita vengo guardato come un pazzo o uno che ha fatto la battuta ad effetto. Ma perché? È chiaramente antica, più che vecchia, girata con i mezzi e con il gusto dell’epoca, ma l’idea rimane inalterata dal tempo. L’idea è perfetta.

E sono le idee che contano, no?

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