Gary Johnson (G. Powell) insegna psicologia e filosofia all’università di New Orleans e ha una vita apparentemente incolore: single, tutto preso dalla passione per i suoi uccelli e i suoi gatti. In realtà ha un secondo lavoro: aiuta la polizia cittadina in intercettazioni e sorveglianza di sospetti criminali, essendo anche un patito di tecnologia. Per una serie di circostanze è costretto a fingersi il killer Ron, per incastrare con microfono e registrazione (in accordo con le forze dell’ordine e sotto copertura) il mandante di turno che vuole pagarlo per un omicidio. Diventa così abilissimo in travestimenti e in questo ruolo anomalo fa arrestare decine di persone. Tutto va bene finchè non incontra Madison (A. Ariona), che vorrebbe che Ron uccidesse il marito violento. L’attrazione tra i due sarà più forte di tutto, ma genererà anche un gioco degli equivoci dove può scapparci il morto.

Richard Linklater (chi si ricorda la trilogia di alba, tramonto e mezzanotte o lo splendido “Boyhood”?) dirige un cocktail curioso, scrivendo la sceneggiatura insieme al suo protagonista Glen Powell. Impossibile forse da imbrigliare in un’etichetta sola, potremmo considerarlo un thriller sentimentale in cadenze di commedia. Dialoghi serratissimi e brillanti, affidati a un bel gioco di squadra, in cui spicca la prova di Powell, che è tanto bravo a passare dallo sbiadito tonto e al killer (finto) feroce, ma la Arion gli regge bene il gioco.

Presentato alla Mostra del cinema di Venezia nel 2023, acquistato da Netflix per i diritti di distribuzione, in Italia in sala dal 27 giugno. Due ore in leggerezza.

Ah, è una storia vera, ma romanzata. I titoli di coda svelano qualche dettaglio!

CC BY-NC-ND 4.0 Hit man – Killer per caso by Collateralmente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.