Samuele Bersani cantava così, in Pesce d’Aprile:
mi sembra impossibile
da non capire
è come vivere
in un pesce d’aprile
Ed aveva ragione da vendere.
Mi sono imbattuto in due notizie ‘minori’ ma indicative del grado di confusione che ormai rappresenta il nostro unico orizzonte. Un caos emotivo, sociale, una nuvola psicotica in cui tutti noi ormai sguazziamo senza avere più bussole o appigli.
Leggete:
Non trovo particolari commenti da fare, ma almeno per certi versi fa ridere. Questo che segue un po’ meno:
Studenti che studiano per diventare medici senza voler fare il medico.
Ci vediamo nella camera imbottita, ciao.
Prima al funerale drive in, poi dal non medico e poi ci vediamo in manicomio by Collateralmente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.
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