A Gotham City il terrore dei criminali è l’uomo vestito da pipistrello (R. Pattinson). Questa volta, però, c’è qualcuno che si fa chiamare l’Enigmista (P. Dano) che sembra intenzionato a prendersela con i corrotti, nelle file delle istituzioni, per le sue personali ragioni. Mentre gli omicidi si susseguono, Batman può contare sull’alleanza con il commissario Gordon (J. Wright) e con la misteriosa Selina Kyle (Z. Kravitz), mentre si trova contro criminali malavitosi come Carmine Falcone (J. Turturro) e il Pinguino (C. Farrell). Intanto ombre del passato della sua famiglia lo coinvolgono e forse sono più importanti di quanto pensasse. E’ un Batman/Bruce Wayne più tormentato di quelli visti finora sullo schermo, che soffre ancora l’essere rimasto orfano e vuole bene solo al fedele maggiordomo Alfred (A. Serkins).

Lo dirò subito: mi ha convinto a metà. Il difetto, credo, sta nella sceneggiatura, perchè mette troppa carne al fuoco, troppi personaggi, troppa enfasi nelle musiche che si ripetono ossessivamente. Questo non toglie che abbia dei meriti, come la suggestiva ambientazione notturna e spesso piovosa (bel lavoro di fotografia), una bella squadra di attori, sequenze altamente spettacolari e paradossalmente le quasi 3 ore di durata non sono in definitiva pesanti.

Resta una scommessa azzeccata in parte. La produzione sembra intenzionata a fare altri due film, componendo una nuova trilogia, dopo quella di Christopher Nolan. Vedremo i risultati, ma resta un fatto: l’uomo pipistrello è un personaggio a cui tutti sono affezionati, forse anche perchè è la metafora dell’eroe, anche con le sue fragilità, che però assolve a un compito prezioso, quando le istituzioni vacillano: tutelare i cittadini e la legge. Probabilmente è un alibi collettivo, ma è bello godersi il film senza pensarci troppo!

 

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