Estate, sole, mare.. ed ecco pullulare, fastidiosi come zanzare o come chi si dimentica di togliere la suoneria del cellulare al cinema (ciao Zummone!), post e contenuti sui social che inneggiano a complotti e declamano presunte verità sulla doratura della pelle esposta al sole e sull’annesso utilizzo di creme solari.
Ed io, lo ammetto, quando sento per l’ennesima volta un* influenZer dichiarare che la protezione solare fa male e i melanomi non esistono, ho la stessa pacatissima reazione che ha Zummone quando i sopracitati avventori del cinema, oltre a non togliere la suoneria, al cellulare magari rispondono anche.
Sono ben conscia che il mare magno di pseudoscienza e bufale su internet sia sterminato, ma questo argomento specifico mi sta molto a cuore, e mi sento titolata a parlarne, visto che affronto direttamente l’argomento nel mio lavoro quotidiano: mi occupo di diagnostica dei tumori cutanei.
È dimostrato dalla più recente letteratura che l’incidenza di tumori cutanei è in aumento: eppure, è in aumento anche la disinformazione che si fa su di essi.
Quindi, ecco a voi 6+1 verità che nessuno vuole nascondervi (anzi!) su pelle ed esposizione solare. Diffidate di chiunque sostenga il contrario: o è ignorante o è in malafede, ma in ogni caso sta mettendo a rischio la vostra salute.
1. ESPORSI AL SOLE SENZA PROTEZIONE CAUSA TUMORI DELLA PELLE.
Non c’è modo più semplice di dirlo. I raggi UV, che assorbiamo quando siamo esposti al sole, causano danni ai diversi tipi di cellule che compongono la nostra pelle. Questi danni possono essere immediatamente evidenti (scottature, eritemi, prurito) oppure molto più subdoli, inducendo un accumulo di alterazioni al DNA cellulare che nel tempo possono causare un precoce invecchiamento dei tessuti, con la formazione di rughe profonde, e anche mutazioni con conseguente insorgenza di tumori.
Va sottolineato che la causa del danno siano i raggi UV, in qualsiasi forma essi vengano assorbiti: entrano in gioco anche le lampade e i lettini solari, che vanno, quindi, evitati.
2. NON ESISTE SOLO IL MELANOMA.
Quando si parla di tumori cutanei, il primo pensiero va al melanoma, una delle “bestie nere” (è proprio il caso di dirlo) dell’oncologia contemporanea. Il melanoma è un tumore maligno che insorge dalle cellule melanocitarie, che sono caratterizzate dal tipico colore marrone scuro dei nei. Grazie alle campagne di informazione, abbiamo imparato a notare quando un neo (che in medicina si chiama “nevo”) cambia aspetto. Molti hanno anche imparato la regola dell’ABCD, cioè sanno che è necessario portare all’attenzione dell* specialista dermatolog* una lesione che cambi Asse di simmetria, Bordo, Colore o Dimensione.
Meno consapevolezza, invece, si ha su altri tipi di tumore cutaneo che sono estremamente più frequenti, come gli epiteliomi di pirandelliana memoria, che possono poi essere basaliomi (carcinomi basocellulari) o carcinomi squamosi. Queste neoplasie insorgono dalle cellule dell’epidermide e sono meno mortali del melanoma, perché, detto in soldoni, hanno meno capacità di dare metastasi. Tuttavia, anche questi tumori possono essere localmente aggressivi e rendere necessari interventi chirurgici, magari con importanti conseguenze estetiche. I tumori cutanei si sviluppano infatti nelle zone foto-esposte, cioè che hanno “preso più sole”, quali il volto, le spalle o le braccia. Proprio per questa ragione, è facile intuire quanto la loro rimozione, anche se si trattasse di lesioni di piccole dimensioni, possa potenzialmente essere problematica anche nelle mani di un* eccezionale dermochirurg*.
3. LA PROTEZIONE SOLARE RIDUCE IL RISCHIO DI TUMORI DELLA PELLE.
Per ridurre il rischio di tumore è necessario ridurre l’esposizione ai raggi UV. Per farlo, possiamo partire dal gesto più ovvio, ovvero evitare di esporsi al sole nelle ore centrali del giorno. È utilissimo, poi, usare delle barriere fisiche di protezione, come indumenti, cappelli e occhiali da sole. Ultimo, ma non per importanza, è l’utilizzo di cosmetici con SPF, cioè con fattore di protezione solare.
L’SPF è un valore che indica la quantità di raggi UVB che riuscirà a raggiungere la nostra pelle se applichiamo correttamente il prodotto: una crema con SPF30 bloccherà tutti i raggi UVB tranne 1/30 (un trentesimo), un SPF50 1/50 (lo spiega benissimo l’ottima Beatrice Mautino qui).
4. L’SPF È SOLO UN NUMERO E NON INDICA QUANTO A LUNGO CI SI POSSA ESPORRE AL SOLE.
E non si può aumentare la protezione applicando due strati di crema (lo specifico è perché qualcuno è stato erroneamente indotto a crederlo)!
Al contrario, ricordiamoci che l’applicazione di abbondante crema solare non compromette l’abbronzatura. La pelle nei primi giorni di esposizione al sole sembrerà più chiara solo perché non si arrosserà, ma una volta attivati i melanociti la pelle si scurirà regolarmente: è il meccanismo fisiologico della nostra pelle ai danni indotti dai raggi solari! Inoltre, evitando scottature e altre irritazioni eviteremo il fastidioso fenomeno dello “spellamento” precoce.
Per fare correttamente il suo lavoro di barriera, l’SPF va però applicato in quantità adeguata (circa 8 cucchiaini per tutto il corpo) e su tutte le aree esposte, comprese le spesso dimenticate orecchie! È necessario, inoltre, riapplicare la crema ogni due ore circa o dopo aver fatto il bagno, anche se la crema è resistente all’acqua.
Il solare ideale è quindi un cosmetico ad alto SPF (30, 50, 50+) e che protegga anche dagli UVA. Per quanto riguarda la formulazione (crema, spray, schiuma) o il tipo di filtro (fisico o chimico), a mio avviso, piuttosto che giocare al piccolo cosmetologo cercando di interpretare gli INCI (lista di ingredienti contenuti nel cosmetico), la scelta dovrebbe ricadere sul tipo di formulazione che ci è più comoda, gradevole o facile da applicare. Nulla di più.
5. NON È VERO CHE NEGLI STATI UNITI SONO IN VENDITA SPF PIÙ ALTI CHE IN EUROPA.
L’Unione Europea, per proteggere i consumatori da claim potenzialmente fuorvianti e confondenti, ha stabilito che qualsiasi crema solare con SPF superiore a 50 vada indicata genericamente come “50+”, in considerazione del fatto che le differenze di fattore di protezione diventano veramente minime, al punto da essere trascurabili. Gli Stati Uniti hanno iniziato ad adeguarsi a questo tipo di denominazione solo recentemente. Quindi no, anche in questo caso nessun complotto, solo una corretta tutela dei cittadini dalla pubblicità ingannevole.
6. LA CREMA SOLARE NON CAUSA [prego inserire una bufala a vostra scelta].
La crema solare non causa tumori, anzi li previene. In particolare è bene ricordare che Italia ed Europa hanno uno dei sistemi di controllo della sicurezza dei cosmetici tra i più avanzati del mondo. Qualunque prodotto cosmetico sia regolarmente in vendita in Europa è da ritenersi un prodotto sicuro per chi lo utilizza, perché per essere immesso sul mercato ha dovuto attenersi a regolamenti rigorosissimi, in particolare per la tutela della salute del consumatore. Qualche anno fa, sono circolati molti articoli allarmistici che citavano impropriamente uno studio scientifico che aveva riscontrato la presenza di filtri solari nel sangue, presumibilmente per assorbimento attraverso la pelle. Quello che NON ha dimostrato questo studio, come nessun altro fino ad ora, è che la presenza di questi filtri nel sangue possa avere conseguenze sulla salute. In attesa che l’argomento venga approfondito, vale il principio del buonsenso: è scientificamente dimostrato che i filtri solari prevengono i tumori cutanei, mentre non è dimostrato che se assorbiti nell’organismo, questi filtri possano causare danni.
6+1 [Bonus]: L’UTILIZZO DI SPF NON ALTERA L’ASSORBIMENTO DI VITAMINA D DA PARTE DELL’ORGANISMO.
Lo hanno dimostrato, anche in questo caso, molti studi scientifici. A costo di essere noiosa, ripeto quanto detto prima: chiunque dica il contrario o è ignorante o è in malafede. E guarda un po’, spesso cerca di venderti qualcosa.
CONSAPEVOLEZZA E PREVENZIONE POSSONO [LETTERALMENTE] SALVARTI LA PELLE. Non è mai troppo tardi per iniziare a vivere l’esposizione al sole in maniera più sicura e consapevole! Si tratta, in fondo, di pochi piccoli gesti che possono ridurre davvero rischi importanti per la salute della nostra pelle. Senza dimenticarsi mai della prevenzione, con visite dermatologiche regolari. La diagnosi precoce dei tumori cutanei è un’arma potentissima per aumentare la possibilità di guarigione.
Buona estate a tutti!
Madry
Bibliografia / Link utili
Linee Guida AIOM – TUMORI CUTANEI NON MELANOMA Carcinoma squamocellulare
Linee Guida AIOM – TUMORI CUTANEI NON MELANOMA Carcinoma basocellulare
Linee Guida AIOM – Melanoma
Prevenzione e diagnosi precoce dei tumori cutanei
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