Tutto molto random [e per palati affini]

#SalTo19

Siamo per la prima volta stati ufficialmente accreditati al Salone Internazionale del Libro di Torino.

È motivo di orgoglio, e ci sprona a fare di più e meglio.

Qui sotto avremo vari contenuti: foto, podcast e post sugli incontri più interessanti e ‘collaterali’.

Buona lettura/ascolto/visione


Giorno 1


Con l’inizio del Salone del libro inizia anche ‘The bloggest’, il podcast de blog. Da non confondere con CollateRadio, The Bloggest vuole essere un vero e proprio canale per post audio.

Abbiamo intervistato due editori ‘collaterali’, ovvero Round Robin e LAV [che ci ha regalato una spilla bellissima oltre a farci inviato tempestivamente un comunicato stampa che potete leggere QUI]

Eccovi quindi il nostro primo podcast: buon ascolto!


Giorno 2

Qui sotto il podcast che riassume la giornata: buon ascolto


Giorno 3

Non potevamo chiedere di meglio per iniziare la terza giornata del Salone del Libro: un’intervista a Matt Salinger, figlio di J. D. Salinger e un po’ anche di Holden Caulfield. Dalle parole evocative emerge un rapporto affettuoso, gentile e rispettoso. Matt e la sorella crescono tra consigli di lettura intelligenti e l’andirivieni di persone con cui Salinger stringeva rapporti di conoscenza e aiuto. In un momento in cui le serie televisive spopolano, le storie di Salinger rimangono protette da qualsiasi rappresentazione visiva, per dare piena libertà al lettore di crearsi la propria immagine dei personaggi.

Per l’incontro successivo si cambia completamente registro perché a noi piace avere orizzonti ampi: con Fabrizio Benedetti facciamo un tuffo nella neurofisiologia per comprendere quanto il dolore sia nel cervello e non nel corpo. Pur essendo presente nella vita di tutti, il dolore sfugge a qualsiasi misurazione oggettiva e costante, sotto l’influenza di condizioni e percezioni diverse. Dieci punti raccolti in un libricino pubblicato da Carocci editore, per capire le basi del funzionamento del dolore.

Qui sotto il podcast: buon ascolto


Giorno 4

La domenica di CollateralMente al Salone del libro ha ambientazioni fiabesche e oniriche.
Iniziamo con la presentazione dell’ultimo libro di Simona Vinci “Mai più sola nel bosco” edito da Marsilio, una ricerca alle origini delle paure dell’autrice a partire dalle fiabe dei fratelli Grimm. Scrittrice e traduttrice, Vinci è interessata a recuperare le ambientazioni horror delle fiabe, depurate dalle rielaborazioni successive. Perché da bambini siamo sfrontati, e vogliamo avere più paura di quanta ne proviamo già. I protagonisti raccontati dimostrano che anche partendo da situazioni svantaggiate, riescono a raccogliere le forze graziea a un’incrollabile fiducia nelle possibilità a loro disposizione. 
Più tardi abbiamo intervistato Gianni Verdoliva. “Come anime scelte che si ritrovano” è una raccolta di 20 racconti, con 10 personaggi maschili e 10 personaggi femminili. Accanto ai protagonisti si avvicendano delle anime in cerca di aiuto, unite dall’aver avuto vicende sentimentali sfortunate a causa dei pregiudizi del loro tempo.
I racconti ripercorrono i viaggi reali e metaforici compiuti per liberare le anime, che portano allo sprigionamento di energie positive. Le ambientazioni sono lontane dalla frenesia quotidiana, ovattate, ma il risultato rimane realistico e perfettamente contestualizzato. Il silenzio è lo strumento attraverso cui ognuno può trovare la propria forza.
La raccolta di racconti è pubblicata da Robin e per la stessa casa editrice uscirà a settembre il primo romanzo di Gianni Verdoliva “Ritorno a villa blu” una saga famigliare ambientata sulle rive di un lago.

A chiudere la giornata, un Malvaldi nella sua brillante versione musicale, per raccontare gli scherzi dei compositori classici e contemporanei, perché “a volte i musicisti si divertono molto male”. Così l’ottimo pianista Carlo Pernigotti suona Fra Martino in tonalità minore, quasi una marcia funebre, e basta citare l’allusivo titolo delle variazioni Goldberg di Bach (“Cavoli e rape mi hanno fatto fuggire”… e non vogliamo sapere i dettagli) per strappare una risata al pubblico. Volete un’altra storia a sfondo lirico? Allora vi consigliamo la lettura di Buchi nella sabbia!