A Maybrook in Pensylvania, nel cuore della notte, 17 bambini scappano di casa e scompaiono nelle tenebre. Erano tutti compagni di classe e soltanto uno, Alex, si presenta regolarmente a scuola. I genitori dei bimbi scomparsi sono sgomenti e i sospetti si concentrano sulla maestra della classe, Justine (G. Garner), la quale suo malgrado diventa il capro espiatorio ideale e il bersaglio dell’odio generale. Progressivamente apprendiamo le vicende di altri personaggi: uno dei padri dei bambini scomparsi, Archer (J. Brolin), un poliziotto di nome Paul con cui Justine ha una relazione, il preside della scuola, un giovane tossico della zona, i genitori di Alex e la sua prozia Gladys (A. Madigan). Intanto nella cittadina si verificano fatti inquietanti e alcune persone sembrano possedute da un maleficio.
Zach Cregger scrive e dirige un horror bizzarro che non si prende troppo sul serio, con una buona dose di tensione e una notevole capacità registica. Scandito in 6 capitoli, ciascuno con il nome di un personaggio, lentamente rivela la dimensione fantastica e stregonesca della storia. Epilogo abbastanza pulp, ma anche grottesco e quasi ridicolo, ma del resto i lampi di umorismo nero o nonsense attraversano la narrazione da principio. Le citazioni, gli omaggi e i prestiti, da altri film di paura, si sprecano.
Coming out non richiesto: non sono un fan del genere horror. In questo caso non avevo aspettative, neanche avevo visto il trailer. E’ stata una piacevole sorpresa e mi sono goduto il film (in ottima compagnia). Quindi, a sorpresa forse, lo consiglio.
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