E così pare che tutto sia slittato a mercoledì 24. Il cosiddetto ddl Cirinnà subisce l’ennesimo stop, dopo settimane di polemiche, trovandosi al limite del baratro. Ieri ho guardato la diretta streaming dal Senato, quasi tre ore per giungere poi al rinvio alla mattina successiva (oggi). Mi sono fatto del male a sentire come una banda di senatori e senatrici, eletti dai cittadini, tergiversava e cavillava, evocando questioni formali e bizantinismi assurdi. Non mi interessa entrare nel merito del provvedimento (se n’è già scritto, pure io l’ho fatto), e nemmeno sapere di chi è la colpa, davvero. Se è peggio il Pd con la componente reazionaria, se sono peggio i 5stelle e la loro rigidità ideologica, se gli alfaniani che pensano di ricattare il Governo o i leghisti che sbandierano la “famiglia naturale” (quando nessuno sa più cosa sia, nei fatti). Non è una gara a chi la spara più grossa, o a chi dice la cosa peggiore.
Mi chiedo solamente: sono consapevoli, questi signori, che una legge di civiltà, perchè di questo si tratterebbe, manca a questo Paese da più di un quarto di secolo? Sanno, questi onorevoli, che il compito di un Parlamento, in un’Italia costituzionalmente laica, è quello di legiferare per i diritti di tutti? Ma soprattutto, si rendono conto che questa battaglia, per ipocrisia bigotta o calcolo cinico o presunto interesse elettorale, si gioca sulla pelle delle persone?
Questo mi piacerebbe sapere. E anche se qualcuno si vergogna un po’ di tutto questo, se qualcuno avrà il coraggio di assumersi la responsabilità agli occhi degli italiani. E sia chiaro, dico italiani o cittadini, non gay o lesbiche, o altre sigle di minoranza. Non è una battaglia di cortile o una guerra tra/per i poveri. E’ una questione di civiltà, non mi stancherò di ripeterlo. E non per me, aggiungo: non ho intenzione di sposarmi ora (pardon, di siglare un’unione civile), nè al momento considero l’adozione del figlio di un partner. Ma mi terrorizza vivere in un Paese democratico, dove ciò è impedito a qualcuno oggi e domani magari a me.
Sarebbe facile dire che questi signori non sono toccati dalla questione sulla loro pelle, altrimenti si darebbero una mossa. In attesa di una lobby gay in Parlamento, che forse è l’unica via di uscita, dico qui che mi sono stancato dei compromessi al ribasso.
Se da questo ddl uscisse una porcata, nessuno si illuda: non finisce qui.
Su un tema simile non ci si arrende e magari qualcuno un giorno farà ammenda e chiederà scusa. Per intanto adesso, mi piacerebbe sapere da questi signori, guardandoli negli occhi, come fanno a dormire la notte.
Affossare la Cirinnà riuscendo a dormire la notte? Fatto by Collateralmente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.
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